L'amo!

Sono felicissima. Mi capita ogni qualvolta in pentola bolle qualcosa di nuovo. Stavolta è la pesca. Eh sì, mio marito ha deciso di impiegare in maniera diversa il po’ di tempo libero che ha. Così nella nostra escursione al negozio di articoli sportivi, oltre alle borracce, ad un estintore per le emergenze ed altri piccoli oggetti, abbiamo puntato ad una bella canna da pesca marina. La più economica. Versione per principianti. Ma tanto basta.

Avviandoci alle casse, parlo alle mie figlie e prospetto loro nuovi scenari:

- V'immaginate che potete andare una mattina a pesca con papà, poi mi telefonate e mi dite "Mamma, portiamo noi il pranzo!" E poi possiamo portare la canna da pesca nelle prossime vacanze in camper...

Intanto paghiamo ed usciamo dal negozio. Io, quasi saltando per la felicità, continuo a parlare enfatica. Tant’è che la signora della sorveglianza mi guarda con un’aria di quella commiserazione che si riserva ai poco sani di mente. Ma è soltanto entusiasmo, mia cara signora! Siamo persone felici della vita, né avventate né sprovvedute. Si figuri che la più piccola delle mie figlie - lei non ha potuto sentirla, perché era qui fuori - quando abbiamo comprato l’estintore, ha commentato: Certo, la sicurezza prima di tutto!

E così, felici e contenti e sicuri, ci mettiamo in auto ed io continuo:

- Ragazze, ma vi immaginate, noi andiamo col camper in una bella località di mare...possiamo tornare in Calabria o andare in Sicilia... papà va a pescare e voi potete andare con lui ed io potrò cucinare quello che avrete pescato. Dovrete solo dirmi prendi una padella più o meno grande…io comprerò giusto quel che serve per condire: aglio, prezzemolo, limone…

- No, mamma, al supermercato prendila anche qualche altra cosa da mangiare! - suggerisce perentoria Sandra, la più giovane del trio, con la faccia da nonna di Titty, perplessa al centro dello specchietto retrovisore. Non molto felice e contenta, ma sicura.

Piccole e (in)confutabili verità di Mummybook (2023)